Fr. Edoardo è passato da questo mondo al Padre
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Su indicazione del priore di Taizé, va a Torino per incontrare Enzo Bianchi nel 1965 e nel 1967 visita Enzo a Bose. Nell’autunno 1969 decide di unirsi alla vita comune iniziata a Bose e il 30 novembre di quell’anno è accolto liturgicamente in Comunità. La vita estremamente povera della Comunità in quei primi anni – così diversa dagli agi conosciuti in famiglia – lo trova dedito ai servizi più umili: l’attenzione che dedica a rendere dignitosi e accoglienti gli spazi comuni con un semplice tocco di bellezza, la sollecitudine quotidiana nel suonare le campane per la sveglia e gli uffici, lo stupore rinnovato con cui osserva la natura e i boschi fanno di lui un autentico amator loci.
Il 22 aprile 1973, Pasqua di resurrezione, all’alba è tra i primi sette fratelli che, dopo aver approvato la regola di Bose, emettono la loro professione monastica definitiva. Nel frattempo, dall’autunno 1971 aveva assunto l’insegnamento di italiano, storia e geografia nelle scuole medie di Zubiena prima e Mongrando poi: lavoro che proseguirà fino al 1982, guadagnandosi la stima dei colleghi e, ancor più, l’affetto e la riconoscenza di tanti allievi. Dal 1973 al 1984 è vice-priore, svolgendo con discrezione e sensibilità il ministero di collaboratore per l’unità della Comunità. Dal 1983 fa tesoro dei suoi studi classici per dedicarsi alla patrologia latina medievale, traducendo e curando diverse opere – in particolare di Guglielmo di Saint Thierry – per le Edizioni Qiqajon che avevano iniziato le pubblicazioni.
Nell’autunno 1990 accoglie con gioia la decisione della Comunità di inviarlo stabilmente nella Fraternità di Gerusalemme dove, assieme a Daniel e Alberto, trascorrerà 18 anni, intessendo relazioni fraterne in quella realtà così affascinante e complessa e lavorando come bibliotecario al Pontificio Istituto Biblico. La terra di Israele diviene ben presto per lui un luogo da amare e amato nonostante la sua rudezza. Rientrato a Bose nell’autunno 2008, riprenderà a collaborare con le Edizioni Qiqajon, traducendo testi di spiritualità dal francese e dall’inglese, e con la gestione della biblioteca.
Celebrati i primi vespri dell’Epifania di quest’anno, un malore improvviso in biblioteca è il preludio a una diagnosi ben più grave. Negli ultimi mesi di vita la sua proverbiale ritrosia a qualsiasi segno di riguardo che potesse apparire privilegio lascia il posto a una serena e grata docilità. La festa fraterna per i settant’anni suoi, del “gemello” Daniel e di Enzo lo vede sereno e rappacificato. Lo stupore e la gioia per gli eventi ecclesiali di questa primavera – l’elezione di papa Francesco e le sue prime parole e gesti, le visite a Bose del patriarca ecumenico Bartholomeos e del papa copto Tawadros – così come la vicinanza e l’affetto di fratelli e sorelle rallegrano le sue giornate di progressivo declino.
L’eucarestia lo ha sostenuto regolarmente negli ultimi giorni così come l'unzione degli infermi che ha ricevuto con grata serenità domenica 9 giugno.
Si è spento nella pace poco prima delle 6 di martedì 25 giugno, attorniato da alcuni fratelli in preghiera, mentre le campane chiamavano la Comunità alle lodi mattutine.
Affidiamo fr. Edoardo all’intercessione di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato, mentre rendiamo grazie a Dio per il dono che rappresenta.
La liturgia funebre sarà celebrata mercoledì 26 giugno alle ore 11, nella chiesa della comunità.
Fr. Enzo priore di Bose
con i fratelli e le sorelle della comunità
con i fratelli e le sorelle della comunità
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Parole di fr. Edoardo alla comunità nel giorno del compimento del suo 70° anno, 18 febbraio 2013
…La fraternità è un bene che s’impara ogni giorno, e che io forse sto imparando. Non è un dono piccolo, e vedo che ne conoscete il valore e il prezzo. In questa mia età con lo zero, e nella mia quasi incapacità di scrivere, sento non il dovere ma il bisogno di dire grazie a ciascuno per questo bene prezioso.