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Domenica delle Palme (Paola Radif)

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Continua la rubrica Catechisti in cammino con i ragazzi verso la Pasqua”che, facendo riferimento al vangelo della domenica precedente, offrirà alcuni spunti per la riflessione personale e per l’ora di catechismo.

Domenica delle Palme
ciclo liturgico B
Passione secondo Marco


In questa Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa, ci accompagna il racconto della passione secondo Marco.
Dopo un effimero trionfo di Gesù, acclamato dalla folla al suo ingresso in Gerusalemme come il Messia tanto atteso, inviato da Dio, una serie di eventi si snoderanno inesorabilmente verso un epilogo drammatico. Gesù sembra non fare niente per impedirlo e in effetti è proprio così. Le sue scelte lo hanno portato alla totale donazione di sé in totale coerenza e nell’amorosa obbedienza al Padre. Lo abbiamo ascoltato dalle sue parole nel vangelo della scorsa domenica, quando ha detto: “Proprio per questo sono venuto” spiegando che sarebbe stato insensato chiedere al Padre di esserne liberato. “Pueri Hebraeorum, portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino” : così, sulle note del canto gregoriano, tante volte abbiamo cantato ciò che si presentava agli occhi di Gesù in quella Domenica delle Palme. I bambini agitavano rami di ulivo, il popolo stendeva mantelli al suo passaggio, e lo accoglieva gioiosamente riconoscendolo come figlio di Davide e redentore. L’entusiasmo si spegne velocemente. È un fuoco di paglia. Prima che possa alimentarsi e irrobustirsi, la calunnia, l’invidia, l’interesse politico, la durezza di cuore, la viltà, tanti elementi intervengono a soffocarlo. “È meglio che muoia un solo uomo” era stata l’opinione di Caifa, là dove ancora oggi si fa memoria di tale episodio riportato dal vangelo, sulla vetta di quel Monte del Cattivo Consiglio, che sovrasta Gerusalemme. Che cosa indica la Domenica delle Palme? È un evento contraddittorio, è una festa intrisa di tristezza. Gesù non veniva certo per essere esaltato, lo indica la stessa cavalcatura che usa, un modesto asinello, quello che tanti del popolo utilizzavano per gli spostamenti. In questo momento il suo pensiero lo precede, lo porta più avanti nel tempo e poco lontano nello spazio, fuori dalle mura della città, dove si consumerà il più grande mistero della storia: una morte ignominiosa, nella luce di una resurrezione che dà senso a tanto ingiusto dolore.

A tu per tu con i ragazzi

La Domenica delle Palme presenta due atmosfere tra loro contrastanti: la festa e la sofferenza, l’esaltazione e l’umiliazione. Chi entra in chiesa, la trova affollata e, al di sopra delle teste dei fedeli, all’inizio della Messa, svettano rami d’ulivo tenuti ben in alto, quasi la benedizione possa così arrivare meglio. Ma dopo poco, possiamo dire che i riflettori della liturgia si spostano su un racconto molto doloroso e i toni gioiosi si spengono. In questo alternarsi di sentimenti ci appare chiara una cosa: Dio ci sorprende per la sua caratteristica di trasformare il male in bene. Dall’ingiusta accusa che porterà Gesù fino alla Croce nascerà la salvezza per tutti gli uomini. Quello che sembrava un trionfo nella Domenica delle Palme si rivelerà un’effimera gloria e quella che è apparsa come la massima umiliazione sarà l’alba di un giorno nuovo per tutta l’umanità.
Paola Radif


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