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VIII Domenica del Tempo Ordinario (A) – commenti (Undicesima Ora)

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PERCORSO ESEGETICO*
La rivelazione dell’amore del Padre che Gesù è venuto a donarci
costringe l’uomo ad uscire dalla neutralità e dal compromesso,
dovendo scegliere il padrone che intende servire e da cui farsi proteggere.*


DAL VANGELO SECONDO MATTEO, CAP. 21, 28-32
“Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va oggi a lavorare nella vigna.” (v. 28)

DAL VANGELO SECONDO MARCO, CAP. 10, 17-31
Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. (v. 21)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 1, 26-38
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. (v. 38)
DAL VANGELO SECONDO LUCA, CAP. 10, 38-42
“Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.” (v. 42b)
DALLA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI ROMANI, CAP. 6
Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio. (vv. 12-13)
DALLA LETTERA AGLI EBREI, CAP. 11
Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato. (vv. 24-25)
DAL LIBRO DEL SIRACIDE, CAP. 15
Se vuoi, osserverai i comandamenti, l’essere fedele dipenderà dal tuo buon volere. Egli ti ha posto davanti il fuoco e l’acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. (vv. 15-17)
DAL LIBRO DEL DEUTERONOMIO, CAP. 30
Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui. (vv. 19-20a)
DAL LIBRO DI GIOSUÈ, CAP. 24, 1-28
Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore. (v. 15)
DAL PRIMO LIBRO DEI RE, CAP. 18, 16-40
Elia si accostò a tutto il popolo e disse: “Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!”. Il popolo non gli rispose nulla. (v. 21)



S. CROMAZIO DI AQUILEIA


Dal Commento a Matteo, Trattato 32, 8


Non preoccupatevi del domani. Il domani infatti avrà le sue preoccupazioni. Basta a ciascun giorno la propria malvagità. Vietandoci il Signore di preoccuparci del domani, senza dubbio allontanò da noi ogni preoccupazione di questo mondo. Ma dobbiamo indagare, dal momento che ha detto che non bisogna preoccuparsi del domani, perché abbia aggiunto le parole: A ciascun giorno basta la sua malvagità, e dobbiamo comprendere di quale malvagità del giorno si parli, perché e sappiamo che e all’inizio del mondo ogni singolo giorno fu benedetto da Dio, e vediamo che ogni giorno la luce è concessa agli uomini e ogni singolo giorno osserva il corso stabilito per esso e le leggi determinate. Dunque, Dio non ha inteso di parlare della malvagità di questo giorno che è privo di ogni colpa di peccato, ma piuttosto della malvagità nostra, che commettiamo ogni giorno; e poiché non possiamo ogni singolo giorno andare esenti dal peccato, sia pure lieve, per questo il Signore ci ammonisce a cancellare con l’impegno giornaliero della fede e la giusta soddisfazione le colpe, sia pure lievi, che ogni giorno commettiamo. Perciò, il santo Apostolo ci insegna a placare l’ira prima del tramonto del sole, perché il giorno intero in tutta la sua durata non ci rinserri nella colpa del peccato. Perciò, il santo Davide, che era anteriore bensì al Vangelo, ma viveva secondo il Vangelo, per non essere soggetto a qualche peccato nel corso della giornata, cancellava le colpe di ciascun giorno, durante ciascuna notte, compensandole con le sue lacrime, secondo ciò che dice: Laverò durante ogni notte il mio letto. Inonderò di lacrime il mio giaciglio (Sal 6, 7). Anche il beato Giobbe; non ignorando il valore di questo precetto evangelico per opera dello Spirito Santo, ogni giorno offriva sacrifici a Dio non solo per le sue colpe, ma anche per i peccati che non conosceva, per cancellare giornalmente le colpe dei propri figlioli. Anche il santo Apostolo volendo che con la fede celeste riscattassimo le colpe di ciascun giorno, così ci ammonisce in una sua lettera: Camminate nella sapienza davanti a coloro che sono fuori, non desiderando niente di nessuno, riscattando il tempo, perché i giorni sono cattivi (Ef 5, 16), non certamente il loro ordine, non il loro succedersi, ma i peccati dei malvagi, che ogni giorno vivono per questo mondo nelle iniquità e nelle scelleratezze. E perciò, dobbiamo riscattare tali giorni e questo tempo della vita presente con le buone opere, per meritare di giungere all’atteso giorno beato della gloria futura, alla venuta del Signore e Salvatore nostro, che è benedetto nei secoli.

* Dal Sussidio biblico-patristico per la liturgia domenicale, a cura di don Santino Corsi, ed. Guaraldi
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