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Lessico della vita interiore di Enzo Bianchi (Nicola Vacca per Lankelot)

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L’interiorità è l’elemento umano che travalica l’universo religioso e di pensiero che la definisce e la plasma per ogni singola persona. Queste sono alcune parole di Enzo Bianchi che potete trovare nella prefazione del libro Lessico della vita interiore. Parole della spiritualità (Rizzoli, pagine, 222, euro 8,60).
Il priore di Bose attinge dalla linfa della tradizione ebraico-cristiana per compilare un repertorio della vita spirituale che tratta del vissuto quotidiano e di altre esperienze che hanno a che fare con la nostra anima e innanzitutto con la conoscenza. Nell’epoca dell’apparenza, dell’esteriorità e dell’ immagine, Bianchi invita ognuno di noi a sondare quella dimensione che custodiamo nel nostro intimo. Mai come in questo tempo di disorientamento abbiamo la necessità di conoscere noi stessi.
 
Il percorso che Enzo Bianchi suggerisce è quello della parola che scende nella profondità dell’essere, guardare alla vita dello Spirito per scoprire le tracce di orizzonti di senso. Dal linguaggio di spiritualità dei Padri del deserto arriva il prezioso insegnamento di una parola per la vita.
Enzo Bianchi, fedele alla tradizione, nel suo lessico mette insieme in ordine sparso le sue parole per la vita, fa parlare l’intelligenza del cuore, oggi merce rara nell’epoca dell’egoismo e dell’indifferenza. Quando egli parla della vita spirituale, afferma che questa si svolge nel cuore, nell’intimo dell’uomo, nella sede del volere e del decidere, nell’interiorità. È qui che va riconosciuta l’autenticità dell’essere cristiani. La vita cristiana infatti non è andare oltre, ma andare in profondità.
Senza l’interiorità, aggiungiamo noi, non esiste autenticità in nessuna vita. Per coltivare l’interiorità è necessario custodire, creare e vivere la bellezza. “Si tratta, infatti, di una bellezza da instaurare nelle relazioni”. Questo dobbiamo fare al più presto se vogliamo tornare a credere anche nella speranza e nella salvezza. Avere conoscenza di sé è l’altra strada che debbiamo percorrere se vogliamo completare il nostro cammino nell’interiorità. “La conoscenza di sé esige attenzione e vigilanza interiore, quella capacità di concentrazione e di ascolto del silenzio che aiuta l’uomo a ritrovare l’essenziale grazie anche alla solitudine”.
Solamente se saremo capaci di conoscere noi stessi, sarà possibile abitare la vita interiore. Chi conosce se stesso è veramente libero, perché questi può nutrire un rapporto equilibrato con la realtà e con gli altri e scoprire motivi di speranza e fiducia per il futuro. Enzo Bianchi scrive un lessico della vita interiore perché egli crede che ognuno di noi abbia il preciso dovere di dare un senso al tempo che vive.
Nel continente interiore si gioca tutta la partita. Pazienza, Attenzione, Meditazione, Silenzio, Amore del nemico, Vigilanza, queste sono alcune parole della spiritualità che il priore di Bose consegna a credenti e non credenti come modello di una vita autentica. Il fatto che esista solo il mondo dello spirito ci toglie la speranza e ci dà la certezza, scriveva Franz Kafka nella solitudine di Zürau.
Enzo Bianchi, immerso nella contemplazione, nella preghiera e nel raccoglimento del monastero di Bose, avverte che definire la vita interiore non significa viverla quotidianamente. Aiuta a farlo la spiritualità, che vuol dire riprendere a imparare a pensare, a fare discernimento delle cose, recuperare autenticità, franchezza e libertà.

Edizione esaminata e brevi note

Enzo Bianchi (1943), fondatore e priore della Comunità di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione di dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo.
Enzo Bianchi, “Lessico della vita interiore. Parole della spiritualità”, Rizzoli, Milano,1999.

  Nicola Vacca, per Lankelot, febbraio 2011

Per approfondire: ENZO BIANCHI in Lankelot + BIANCHI & MANICARDI.

Fonte: lankelot
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