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Introduzione alla meditazione cristiana

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Un’esperienza nata quasi in sordina il cui intento era quello di rispondere alla richiesta di conoscenza della Meditazione Cristiana nata nell’ambito di un incontro organizzato a dicembre a Venaria Reale, una cittadina alle porte di Torino, durante il quale venne proposto ai partecipanti un ciclo di sei incontri a carattere introduttivo. Date le difficoltà del momento dovute alla crescita dei contagi da Covid-19 si decise di organizzare gli incontri nella modalità online e in accordo con la Comunità di promuovere l’iniziativa a livello nazionale. Si decise anche di mettere in rilievo la dimensione comunitaria della Meditazione Cristiana chiedendo ad alcuni membri della Comunità stessa di collaborare alla gestione dei sei incontri relazionando ciascuno su uno dei temi e a don Paolo Scquizzato di intervenire al primo incontro, quello sulla Meditazione come via del distacco. 
La richiesta di partecipazione agli incontri è stata molto alta ed è andata oltre ogni aspettativa, segno che il bisogno di spiritualità autentica e profonda è molto sentito e ad esso si è chiamati a rispondere con proposte adeguate e credibili. 
È questa una responsabilità molto grande alla quale è chiamata anche la nostra Comunità Italiana per la Meditazione Cristiana nella fedeltà all’invito evangelico alla condivisone del dono della propria speranza sapendo che “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”. (Mt 9,37) 
L’auspicio è che tale esperienza formativa possa essere l’inizio di un cammino nuovo, un cammino che dia un nuovo senso alla vita delle persone nella quale la meditazione, in quanto partecipazione alla preghiera di Cristo, possa diventare àncora di salvezza e guarigione dalla confusione e dallo smarrimento di cui soffrono troppe persone, tra le quali purtroppo sempre più persone giovani. Lo svuotamento delle chiese a cui stiamo assistendo ormai da decenni non può lasciare indifferente nessun cristiano responsabile, in particolare quando si assiste alla migrazione verso forme di spiritualità di ogni tipo e di ogni provenienza, che da un lato sono appunto segno di un domanda di senso che fatica a trovare risposte nella propria realtà, ma allo stesso tempo rischiano di essere fughe verso tradizioni e culture aliene rispetto al proprio mondo. L’essere aperti e sensibili al dialogo con altre realtà spirituali è un valore da perseguire e salvaguardare sempre, la chiusura e l’innalzamento di muri non ha mai portato del bene all’umanità. 
Nell’incontro tutti ne traggono beneficio. 
Questa è stata l’esperienza di John Main che in seguito all’incontro con l’Oriente, dove ha scoperto e vissuto l’esperienza della meditazione, ha poi recuperato una tradizione cristiana millenaria, quella della preghiera silenziosa basata sulla ripetizione di una parola o di un versetto che fu dei Padri del Deserto nel IV secolo, segno che le spiritualità quando sono autentiche, ispirate dallo Spirito presente nel cuore di ciascuno, e a prescindere dalle differenze culturali e religiose, non hanno patria, sono un vero patrimonio dell’umanità. L’incontro è possibile nel silenzio, quando si mettono a tacere le differenze e la presunzione di possedere la verità. È il primo passo di un cammino che può portare lontano.

1) 18 gennaio 2022. La via del distacco (don Paolo Scquizzato) (video);
2) 25 gennaio 2022. John Main (Dolores Onali) (video);
3)  1 febbraio 2022. Le radici: i Padri del Deserto (don Alfredo Jacopozzi) (video);
4)  8 febbraio 2022. La ruota della preghiera (Giovanni Foffano) (video);
5) 15 febbraio 2022. Abbandonare l'ego (Giuseppe Lumetta) (video);
6) 22 febbraio 2022. I frutti della meditazione (Emanuela Arnao) (video).
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