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A Bose il convegno liturgico internazionale

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Sarà Mario Botta con una relazione sulla cattedrale come metafora dell'architettura a concludere sabato 2 giugno 2018 presso il monastero di Bose il sedicesimo convegno liturgico internazionale.
L’appuntamento che si apre giovedì 31 con l'intervento del fondatore Enzo Bianchi, è dedicato quest’anno alla «architettura di prossimità», indagando, come recita il sottotitolo, su «idee di cattedrale» e «esperienze di comunità». Infatti, all’attuale fase di adeguamenti liturgici delle cattedrali non può non corrispondere anche una rinnovata visione dell’esperienza della comunità cristiana. Non solo. Come spiegano gli organizzatori, l’architettura cristiana è chiamata a iscriversi all’interno di una sociologia urbana e a interagire con essa, consapevole dei luoghi contemporanei di socialità in città, tra presenze monumentali centralizzanti», come musei e piazze, «e diffusione di luoghi informali o non-luoghi», come gli attuali centri commerciali. All'incontro, promosso dalla comunità monastica biellese in collaborazione l’ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana, partecipano teologi, esperti e docenti provenienti da Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Austria e Italia.

Anticipiamo stralci degli interventi di

Goffredo Boselli

Erio Castellucci

Mario Abis
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