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CARTA EDUCATIVA (8) Paola Radif

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Paola Radif
CARTA EDUCATIVA


8. AIUTARE GLI ALTRI NON SOLO SE ME LO CHIEDONO



La spensieratezza dei bambini e degli adolescenti si manifesta anche in un certo egoismo di fondo che non si può imputare a loro responsabilità. C'è chi per natura è altruista, ma la maggioranza delle persone tende ad essere un po' egoista. La vita, poi, trasforma e l'educazione unita all'esempio, modifica questo atteggiamento.

Gesù in tante occasioni aveva mostrato quale fosse la differenza tra un'azione compiuta perchè così bisogna fare o perchè forse ci verrà qualcosa in cambio, e un atto di carità fatto invece per amore. "Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?" (Mt 5,46). Gesù introduce una mentalità nuova: chiede un salto di qualità, da fare per amor Suo.
Ecco allora che avere un pensiero gentile, compiere gesti di generosità, mettersi a disposizione sono momenti della giornata in cui possiamo dirci un po' più cristiani che in altri.
Se i ragazzi imparano a coinvolgersi con le necessità degli altri, il loro atteggiamento potrà diventare abituale. A questo punto sarà ancora più bello comportarsi con generosità, non perchè  sollecitati a farlo, ma per uno slancio personale che spinge nella direzione del prossimo.

La Parola di Dio
Il Buon Samaritano: "Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?  (Lc 10, 36)
Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va', e anche tu fa' lo stesso" (Lc 10, 37).

Per la riflessione
Per farsi capire meglio Gesù si è servito spesso di esempi, di parabole, che fornissero una spiegazione più chiara di quelle parole che a volte prendevano alla sprovvista i suoi seguaci. Dicevano: "Ma noi queste cose non riusciamo a capirle". Si direbbe che Gesù abbia voluto affidarsi a qualche avverbio o qualche piccola congiunzione per far comprendere concetti molto alti e del tutto nuovi.
Il "come" di Gesù è un invito a modellarsi su di Lui:

"Va', e anche tu fa' lo stesso"
"...perchè come ho fatto io, facciate anche voi".
"...che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato".

Quindi, c'è un modello: la Parola di Dio che si manifesta nel Figlio, Gesù, Dio e Uomo. C'è la vita terrena di Gesù, che si fa vedere, avvicinare, toccare, che si fonde col genere umano di cui prende su di sè tutto, anche i peccati per espiarli.
E poi c'è l'uomo: che è libero. Se è cristiano si riconosce in Cristo e si uniforma al vangelo. Realizza in sè quello che Gesù ha proposto, ciascuno con le caratteristiche sue proprie, con originalità e con sempre nuovo entusiasmo.

                                                                                                 Paola Radif
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