La sicurezza, che non ci deluderà mai (Bruno Forte)
La sicurezza, che non ci deluderà mai (scarica il testo dal sito della Diocesi di Chieti)
Così è intitolata l'ultima fatica teologica dell'arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. Si tratta della "lectio-magistralis" che dopodomani, 3 agosto, il presule nato a Napoli 62 anni fa (oggi è il suo compleanno) leggerà nell'aula magna dell'Università di Salisburgo in occasione del ricevimento del prestigioso "Premio di Teologia".Un riconoscimento all'opera teologica di una vita che Forte ha sviluppato e approfondito a Napoli, Tubinga, Parigi e in Abruzzo, e che per la prima volta viene assegnato a un autore non in lingua tedesca. Un riconoscimento sicuramente di alto valore culturale, ma anche di indubbio valore "politico", visto che gli studi di teologia effettuati da monsignor Forte lo hanno portato prima a essere membro del Pontificio Consiglio della cultura, poi a presiedere la commissione preparatoria al famoso documento «Memoria e riconciliazione» (che ha accompagnato la richiesta di perdono che Papa Giovanni Paolo II rivolse nel Giubileo del 2000) e infine ad essere, fino allo scorso anno, presidente della Commissione episcopale per la Dottrina della fede. Ruolo che, prima di diventare Papa, rivestiva anche Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger.Sempre più vicino al Papa. Vicinissimo a lui nel settembre 2006, quando Bruno Forte ospitò la visita di Papa Ratzinger al santuario del Volto Santo di Manoppello. Sempre in alto con gli studi e con i ruoli episcopali, ma sempre vicino e legato al suo territorio. Monsignor Forte infatti non ha mai trascurato la sua diocesi, dove ha profuso molto dei suoi studi teologici e filosofici, organizzando incontri con filosofi e docenti universitari anche non cattolici praticanti. E non ha mai nascosto l'amore per l'opera di Mozart. Chieti e Salisburgo, le città di Mozart. E la "Settimana Mozartiana" di Chieti è sempre stata l'occasione buona per l'arcivescovo di parlare e approfondire l'opera del grande pianista.