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Commenti Vangelo 30 maggio 2021 Santissima Trinità

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MAGGIO  CON  MARIA

3. Una presenza che accompagna

Maria nella Chiesa, ieri e oggi

“Donna, ecco tuo figlio”. “Ecco tua madre”. Con queste parole estreme pronunciate da Gesù sulla Croce, rivolte a sua madre e a Giovanni, si delinea un progetto che prenderà forma poco tempo dopo. La comunità dei primi discepoli si è costituita tra sentieri, prati e deserti: dove il maestro parlava, c'era chi lo ascoltava e decideva di seguirlo. Il piccolo gregge che ha lasciato tutto al richiamo di quel pastore, dalla Galilea alla Giudea, fino all'epilogo della crocifissione, ora si trova se non disperso, certo impaurito e sbandato perchè gli apostoli sono spaventati, nonostante la presenza di Maria che li incoraggia e prega con loro: suo figlio glieli ha affidati e come madre non può certo abbandonarli.

Sono giorni e giorni di timore e incertezza, chiusi tra quattro mura: poi l'irruzione dello Spirito Santo a Pentecoste li fa uscire allo scoperto. Di qui parte il cammino della Chiesa come tale, cioè come comunità di persone radunate e vivificate dal soffio sempre nuovo dello Spirito Santo, consigliere e consolatore, che ogni giorno la costruisce e la rafforza. Da questo momento i vangeli non parlano più di Maria. La sua assunzione al cielo, sancita dalla Chiesa come evento certo, benchè non documentato, è stata teologicamente riconosciuta come dogma, verità di fede, in quanto passaggio indispensabile a coronamento della vita di Maria “piena di grazia”. Non poteva essere altrimenti il suo transito dalla terra alla gloria del cielo.

La comunità inizia a organizzarsi ma come un bimbo deve incominciare tutto dal niente: provare a camminare da sola, decidere, scegliere, agire. Come un bambino la neonata comunità cristiana impara a riconoscere sua madre e tende le braccia a lei quando ha paura di cadere o qualche pericolo la induce a invocarla. Maria non è stata madre soltanto di Gesù per un disegno che la sovrastava ma in quella maternità era compreso anche il ruolo materno da assumere con infiniti altri figli, di ieri, di oggi e di domani. Dalle mani di suo figlio inchiodate alla croce ha ricevuto quel mandato da cui ancora oggi non si è staccata e confidiamo che mai lo farà. E' madre e presenza che accompagna, pronta a interpretare le nostre necessità e a prevenire le nostre cadute, è immagine plastica di quel ritratto di lei fatto da S. Bernardo nei versi del Paradiso di Dante: “Qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volar senz'ali”. Proprio a S. Bernardo di Chiaravalle, un santo innamorato della Madonna, Dante, fra le altre espressioni, fa pronunciare queste parole che spiegano la necessità dell'invocazione a Maria come condizione per essere esauditi. Chi pretende di chiedere una grazia e, per così dire, non passa attraverso l'intercessione di Maria è come se con la sua richiesta volesse volare senza ali, tanto più che spesso ella  addirittura “liberamente al dimandar precorre”, cioè previene le nostre preghiere donandoci in anticipo le grazie che desideriamo.

Le tante apparizioni mariane degli ultimi due secoli si spiegano proprio con l'attenzione di Maria che vegliando sui suoi figli, non può fare a meno di intervenire in caso di pericolo per metterli in guardia. La sua richiesta è sempre quella di pregare e fare penitenza: due mezzi coi quali si possono allontanare le più oscure minacce. E tante volte questo si è verificato. Maria ci accompagna con lo sguardo di una madre che previene la caduta di un figlio, lo avverte in tempo, lo consiglia, lo aiuta.

Presente alle nostre spalle per vegliare sul nostro cammino sul quale procediamo in libertà, a volte  ella ci precede per vedere quanto il pericolo può essere sproporzionato alle nostre forze. E in questo caso per evitarcelo intercede presso suo Figlio a cui sa dire, da madre, le parole più convincenti.

A Maria, madre della Chiesa, che così viene invocata, la Chiesa si affida giorno dopo giorno attraverso i secoli, come quando ha iniziato a muovere i suoi primi passi non sapendo nient'altro se non di dover annunciare il vangelo fino agli estremi confini della terra.

                                                                                                               Paola  Radif

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