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Io, Dio e il Creato: in ricordo di Paolo De Benedetti

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Io, Dio e il Creato
Terzo convegno in ricordo di
PAOLO DE BENEDETTI (1927/2016)
Asti, 30 novembre – 1 dicembre 2019

Paolo De Benedetti (1927/2016): ebraista, biblista, consulente editoriale, professore e conferenziere. Possiamo considerarlo fra i più importanti “costruttori di ponti” tra l’ebraismo e il cristianesimo.
De Benedetti per tutta la vita si è speso nel proprio impegno di credente e di studioso, al fine di far comprendere al mondo cristiano l’importanza di avvicinarsi alle Sacre Scritture conoscendo, anche, le tradizioni dei Maestri di Israele. Ha sempre cercato di conciliare le due religioni che credono nello stesso Dio.
E’ stato l’uomo del dialogo sin dalla prima ora. E’ stato tra i primi a comprendere, subito dopo il Concilio Vaticano II, l’importanza della conoscenza reciproca e del confronto tra le religioni. Paolo ha sempre studiato e interpretato le sacre Scritture cercando alla maniera dei maestri d’Israele tutti i sensi nascosti in ogni parola e in particolare, come diceva sempre lui, il settantunesimo senso, cioè il senso nascosto che appartiene ad ogni uomo.
Dopo la sua morte, un gruppo di amici con la sorella Maria pensarono di organizzare ad un anno dalla scomparsa il primo convegno in ricordo del Professore, dal titolo: L’Uomo, il Teologo dei ponti. Il convegno volle riunire gli amici e i colleghi che portarono il loro ricordo di Paolo De Benedetti. Nel 2018 venne organizzato il secondo convegno e i temi furono l’astigianità della famiglia De Benedetti, Paolo De Benedetti nel mondo dell’editoria, Paolo De Benedetti grande divulgatore della cultura giudaica.
Quest’anno dal 31 novembre al 1 dicembre 2019 ad Asti si  è tenuto il terzo convegno in ricordo di Paolo De Benedetti. Per questo terzo anniversario gli organizzatori hanno voluto affrontare uno dei temi che più è stato a cuore al grande biblista ed esegeta astigiano, il tema della salvaguardia e cura del creato. Paolo ha amato molto il passo di San Paolo della Lettera ai Romani 8, 22, dove l’Apostolo dichiara che tutto il creato aspetta la resurrezione: Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Passo che lui portava sempre in una tasca, affermando che bisogna leggerlo spesso.
Presenti al convegno teologi cristiani, come il Priore di Bose Luciano Manicardi; Piero Stefani, biblista e membro del Comitato scientifico di Biblia; Brunetto Salvarani, direttore di QOL; Vito Mancuso, teologo e scrittore. 
Pensatori del mondo laico, come Maurizio Scordino, sociologo e giornalista; Franco Correggia, naturalista e saggista; Alberto Cavaglion, dell’università di Firenze; Lorenzo Bagnacani, ambientalista; per il pensiero ebraico, Massimo Giuliani, docente del pensiero ebraico; Bruno Segre, Storico, Ricercatore Operatore culturale; la d.ssa Elsa Bianco per il pensiero buddhista, e molti altri. Il Professore De Benedetti è stato tra i primi cattolici ad affrontare con serietà e competenza questo delicato tema teologico, spostando lo sguardo da una visione ANTROPOCENTRICA a tutte le creature sia del mondo animale che vegetale. 
Il titolo di questo convegno è stato motivato dal titolo della conferenza che De Benedetti tenne a Reggio Emilia per il convegno “In ascolto del Creato” del 26-27 febbraio 2005: il titolo della sua conferenza era “Io, Dio e il creato”

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