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L’Eucaristia nelle Chiese della Riforma e nella Chiesa Latina

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La Scuola della Cattedrale, presieduta da Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano, presenta un importante appuntamento di riflessione teologica in prossimità della Pasqua, prendendo spunto dalla pubblicazione del volume: Zwingli, Opere scelte – Amica esegesi, a cura di Ermanno Genre (Edizioni Claudiana, Torino 2017).
La riforma protestante è stato un evento complesso di cui ancora molto si discute, in particolare in occasione del suo quinto centenario (31 ottobre 1717 – 31 ottobre 2017). Risalgono a 500 anni fa le 95 tesi contro le indulgenze scritte dal giovane monaco agostiniano Martin Lutero, e considerate simbolicamente l’inizio ufficiale della Riforma. La Riforma del XVI secolo non è immaginabile senza Lutero ma neanche senza Zwingli: infatti la Riforma zwingliana è considerata non una semplice variante della Riforma luterana, ma un modello di riforma in sé autonomo.

In Amica esegesi l’autore si rivolge per la prima volta a Lutero per confutarne gli insulti e le accuse di eresia contro i riformatori svizzeri per la loro concezione dell’eucaristia. Attraverso un’esegesi dettagliata del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo secondo Giovanni dove troviamo: «È lo Spirito che dà la vita, la carne non serve a nulla», Zwingli si propone quindi di dimostrare la fragilità della tesi luterana, opponendogli che Cristo è sì realmente presente nella celebrazione eucaristica, non però nel pane e nel vino (teologia cattolica), bensì nell’assemblea dei credenti, vero «corpo di Cristo».

«Dio, che governa e ordina ogni cosa, è solito rendere vane le speranze degli uomini o, almeno, farsi gioco di esse, al punto – dottissimo Lutero – che chi pensa di avere ormai afferrato la vittoria per le ali, spesso se la vede volar via; invece, dove non c’era alcuna speranza, proprio là appare improvvisa la salvezza. Messo, dunque, da parte ciò che è accaduto, diamo inizio a un confronto. E tu, Lutero mio, sii – ti prego – come vieni chiamato: puro, katharós, e sereno. Ti porgeremo, infatti, parole non aspre, ma giuste; non insulse, ma piene della forza di Dio.»

L’evento, introdotto e coordinato da Armando Torno, si è tenuto lunedì 19 marzo 2018 alle ore 18.30 presso la CHIESA DI SAN GOTTARDO IN CORTE (Via Pecorari, 2 – Milano), e ha visto gli interventi di Mons. Gianantonio Borgonovo, di Ermanno Genre, pastore valdese e professore emerito di Teologia pratica della Facoltà valdese di Roma, con la partecipazione straordinaria di Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, e di Daniela Di Carlo, pastora titolare della Chiesa Evangelica Valdese di Milano.

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