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Cinema e Spiritualità: Nosferatu di Werner Herzog

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 "Cinema e Spiritualità" 
"Lo scopo dell'arte consiste ... nell'arare e nel rendere soffice l'anima [dell'uomo] in modo che sia atta a rivolgersi al bene" (A.Tarkovskij)

Questo mese viene recensito il film "Nosferatu" di Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942).


Il Nosferatu di Herzog é un classico del cinema che ha come tema la riflessione sulla condizione umana, sulla sua fragilità, sulle tentazioni a cui è sottoposta, sulla possibilità, che pochi fanno propria, di compiere un cammino verso il bene e la luce. Il film da un lato è un omaggio al grande cinema tedesco, dall’altro è una discesa nel mondo del male compiuta da un autore nato alla fine del nazismo e impegnato a fare i conti con questo periodo della storia, con i mali che vede nel presente e con quelli che minacciano il futuro.
Leggi la recensione completa di Simonetta Salvestroni


Simonetta Salvestroni insegna Storia e Critica del Cinema presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari. Da molti anni si occupa dei linguaggi dell’arte. A partire dal 1979 ha lavorato col semiologo russo Jurij Lotman. Ha curato, tradotto e introdotto i volumi Testo e contesto (Laterza 1980) e La semiosfera (Marsilio 1985) e ha scritto numerosi articoli su Lotman, Bachtin, la semiotica russa sulle riviste «Strumenti critici», «Intersezioni», «Alfabeta». Ha pubblicato nel 2000 il volume Dostoevskij e la Bibbia (Qiqajon), che è uscito anche in russo e nel 2004 in francese. Nel 2005 ha pubblicato il libro Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa (Qiqajon) e nel 2007 la sua traduzione russa, Il cinema di Dreyer e la spiritualità del Nord-Europa” ( Marsilio, Venezia 2011) e “Il cinema di Werner Herzog e la Germania (Archetipo libri, Bologna 2013).
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