CARTA EDUCATIVA (9) Paola Radif
Paola Radif |
CARTA EDUCATIVA
9. TENERMI LONTANO DALLE BRUTTE COMPAGNIE
La vita è una continua scelta che in piena libertà siamo chiamati a compiere. Le giornate si aprono davanti a noi come pagine bianche su cui gradatamente scriveremo un brano della nostra storia personale. Se fin da giovani siamo stati formati dai genitori e dagli educatori a ispirare il nostro comportamento a principi morali e riferimenti certi, questo si rifletterà nel nostro vivere di cristiani.
Ma noi non siamo soli nel cammino quotidiano. Siamo immersi in molti ambienti: da quello famigliare a quello degli amici, della scuola, del lavoro e dall'esterno giungono a noi suggerimenti, richiami, attrazioni, tentazioni.
La saggezza che la fede ci aiuta ad acquisire indica la via della prudenza, soprattutto nella scelta delle amicizie, quelle vere, a cui concedere la nostra piena fiducia.
I giornali sono pieni di notizie che mostrano il pericolo delle cattive compagnie, che sono uno dei volti con cui il demonio cerca di convincerci a seguirlo. L'amico, che poi tale non è, si presenta bello, vincente, affascinante, brillante...ma nasconde una grande insidia: quella di voler trascinare verso la negazione di tutti i valori in cui crediamo, per poi lasciarci a mani vuote, delusi e scoraggiati.
La Parola di Dio
"Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni...Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere"( Mt 7, 18-20).
Per la riflessione
È difficile accorgersi se le amicizie sono davvero buone o no. Spesso crediamo alle parole, ci lasciamo entusiasmare e non riflettiamo abbastanza.
Le occasioni sono molte per avviare nuovi contatti : se solo ci mettiamo davanti al computer, ecco i social network con tanti messaggi, proposte, richieste di amicizia. Nulla di male se sappiamo selezionare, setacciare quello che si può conservare ed eliminare ciò che non convince e non dà alcuna garanzia di serietà e onestà. In questo nostro tempo molte volte si parla di amicizia a sproposito. Si definisce amicizia una conoscenza superficiale e transitoria.
L'amicizia vera si propone con gradualità, si mostra per quello che davvero è a mano a mano che ci si frequenta e si entra in relazione più stretta e profonda.
E poi, un metodo per riconoscere i veri amici dalle cattive compagnie, c'è. Al di là di un entusiasmo iniziale di fronte a esperienze nuove e trasgressive, resta poi un'insoddisfazione, un'irrequietezza che, anche a cacciarla via dai nostri pensieri, prima o poi riaffiora.
In questo stato d'animo sta a noi prendere l'iniziativa di troncare certi legami dannosi e subdoli, contatti che ci portano dove non avremmo sicuramente voluto e dove non avremmo nulla da guadagnare.
Paola Radif