Omelia XV Domenica del T.O.(Antonio Savone)
Narratori di uno sguardo. Così li aveva pensati quando Gesù inviava i discepoli a due a due. Quello sguardo che li aveva riscattati alle loro occupazioni quotidiane rendendoli consapevoli di cosa ognuno di loro significasse per il Padre: benedetti… scelti… amati… prima della creazione del mondo. Li aveva chiamati perché stessero con lui, perché facessero esperienza di come erano guardati da Dio. Non era stato, forse, un modo particolare di essere guardati che aveva fatto scattare in loro qualcosa di nuovo rispetto al ritmo ordinario delle loro giornate? Tutto era cominciato a partire da uno sguardo.
Nulla lasciava presagire che quello fosse il momento per inviare gli apostoli ad annunciare quale passione abiti il cuore di Dio. La non accoglienza di Nazaret avrebbe consigliato una prudente ritirata. Non accade, talvolta, che una battuta di arresto finisca per condizionare un intero progetto o un’iniziativa concepita, magari, con tanta passione?
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