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II domenica di Quaresima (Enzo Bianchi)

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 II domenica di Quaresima
Lc 9,28-36

28 febbraio 2010





Se la prima domenica di Quaresima ci ha presentato Gesù a confronto con la tentazione, faccia a faccia con Satana nella solitudine del deserto, questa seconda domenica ci mostra Gesù che conosce la trasfigurazione del suo volto e di tutta la sua persona, resa partecipe dell’indicibile gloria del Padre. Nell’itinerario quaresimale la trasfigurazione di Gesù indica il fine a cui tende questo cammino: la resurrezione, di cui la trasfigurazione è anticipazione e profezia.
Alcuni giorni dopo aver annunciato ai suoi discepoli la necessità della sua morte e resurrezione (cf. Lc 9,22) e aver esposto loro con chiarezza le condizioni per seguirlo in tale cammino (cf. Lc 9,23-26), «Gesù prende con sé Pietro, Giovanni e Giacomo» – i tre discepoli a lui più intimi – «e sale sul monte a pregare». Luca è l’evangelista che insiste maggiormente sulla preghiera di Gesù: egli prega al momento del battesimo ricevuto da Giovanni (cf. Lc 3,21), prega prima di scegliere i Dodici (cf. Lc 6,12-13), prega nell’imminenza della sua passione (cf. Lc 22,39-46)…


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