La spiritualità siriaca (Sabino Chialà)
Conferenza di Sabino Chialà, monaco di Bose,
"Una voce del cristianesimo orientale: la spiritualità siriaca"
Il 20 giugno 2011 presso l'auditorium della Basilica di S.Michele Arcangelo in Monte S.Angelo si è svolta la conferenza "Una voce del cristianesimo orientale: la spiritualità siriaca" tenuta dal monaco Sabino Chialà (Comunità di Bose), organizzata dall'Ufficio per l'ecumenismo dell'Arcidiocesi.
Dopo i saluti di S.E. Mons. Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo, e una breve introduzione di Padre Massimo Hakim, monaco siriano responsabile dell'Ufficio per l'ecumenismo e membro della Comunità monastica di Pulsano, Sabino Chialà ha iniziato la sua esposizione tracciando le principali caratteristiche della Tradizione siriaca. Fra i massimi conoscitori al mondo del settore, curatore di svariate pubblicazioni sui Padri siriaci, Sabino è perfettamente riuscito a far comprendere agli uditori quanto ricca e importante sia stata la tradizione siriaca nella storia della Chiesa, a livello di missiologia (i missionari siriaci arrivarono in Cina (VII sec.) ed in Tibet (IX sec.)!; di produzione teologica (inseparabile dall'esegesi delle Sacre Scritture); e di contributi patristici, per cui tale tradizione ben ha meritato la definizione che ne diede Giovanni Paolo II: "il terzo polmone della Chiesa, accanto a quello greco e quello latino." Il relatore ha poi dato un saggio di questo patrimonio, immenso quanto misconosciuto, tratteggiando le figure di S.Efrem il Siro e di S.Isacco di Ninive: brevi pennellate che son bastate a ricordare quanto l'opera di questi santi - l'Arpa dello Spirito Santo e il cantore della Divina Misericordia - sia sfolgorantemente bella e attuale. Opera di cui, come per il resto della sconfinata produzione testuale siriaca, solo una piccola parte è pubblicata nelle lingue moderne, e una parte ancor più piccola in italiano.